Le rivelazioni statistiche e le indagini sociali condotte nell'area territoriale, del nostro Paese, come l'esperienza quotidiana degli operatori hanno messo in risalto che un numero crescente di giovani immigrati si trovano coinvolti in attività illegali e criminali, ad esempio l'utilizzo di droghe pesanti, assai pericolosa. Altri fenomeni connessi al degrado sociale e illegale che coinvolgono i profughi si riferiscono a: disgregazione delle famiglie, abbandono scolastico, prostituzione, azioni criminali vere e proprie.
Per dare un contributo e porre un primo rimedio a questo dramma sociale, la Cooperativa La Fattoria, ha organizzato un Centro di Prima Accoglienza, in cui ragazzi dall'età compresa tra i 19 e 30 anni e tre minori di 1 mese, 3 mesi e 1 anno, accompagnati dai genitori, sono stati accolti ed impegnati in attività lavorative e formative, finalizzate a risvegliare e ricostruire una diversa coscienza morale e civile e promuovere una nuova, positiva inclusione nel contesto sociale.
La Fattoria Soc.Coop.Soc. ha le caratteristiche di un Centro di prima accoglienza e recupero, nel quale i giovani ospiti sono indirizzati e sollecitati ad impegnarsi in attività lavorative presso anche altre aziende, o volontariato, cosicché da recuperare in terapie psichico attitudinale. Essendo soggetti, ognuno con diverse storie sconvolgenti.
Si è creato un "piccolo orto" nel quale solo un numero ristretto di giovani, sei giovani a gruppo, può essere impegnato in attività agricole, terapeutiche, formative, sviluppando anche in altre attività come sartoria, alberghiera, ristorazione e quindi recuperato ad un positivo rapporto familiare e di fratellanza essendo di etnia e religione diversa (musulmani-cristiani} con i rispettivi ospiti (Bangladesh, Pakistan, Somalia, Mali, Nigeria, Togo, Sierra Leone, Ghana, Senegal, Egitto, Sudan}.
E ancora, la Fattoria Soc.Coop.Soc. ha le caratteristiche di un centro di ascolto e di educazione e formazione che interviene, tramite i mediatori culturali e la psicologa ed operatori, a sostegno dei profughi i quali, avendo fatto esperienze raccapriccianti (guerra, stupri, percosse}, una volta tornati alla vita nostra quotidiana, che all'inizio è di timore e paura, piano piano riscontrano una realtà ben diversa. Fatta di tranquillità, di libero pensiero, di cultura diversa di religione diversa, vivendo nel contesto in armonia e rispetto reciproco multietnico.
Nella stessa direzione, la cooperativa ha operato anche con le Parrocchie limitrofe e la Caritas e diverse associazioni. Si tratta del sostegno alla organizzazione della cooperativa, alla quale si è sviluppato all'interno della struttura al momento, un'attività di sviluppo di primo sostegno di alfabetizzazione della lingua italiana iniziale. Successivamente tutti iscritti alla scuola M.I.U.R.-UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER Il LAZIO, C.P.I.A. 6 - CENTRO PROVINCIALE ISTRUZIONE DEGLI ADULTI, con il rilascio di certificazione.